Il Novecento in dieci opere - incontri e conversazioni lungo un secolo

smART – polo per l'arte e Davide Ferri presentano Il Novecento in dieci opere, una serie di incontri che nasce con l’intento di raccontare dieci opere del secolo scorso per riflettere su alcuni aspetti dell’arte di oggi.
Il Novecento in dieci opere non è però un corso di storia dell’arte contemporanea, né il tentativo di restituire una visione esaustiva e organica del Novecento, sullo sfondo di un qualche canone.
Il Novecento in dieci opere è piuttosto una serie di conversazioni che si svolgono alla luce di un singolo lavoro: sono ammesse divagazioni, ma durante ogni dialogo l’immagine dell’opera scelta è sempre lì, proiettata alle spalle degli astanti.
A parlare delle opere non sono necessariamente degli specialisti, ma artisti, scrittori, teorici, che intrattengono con quelle un legame affettivo o di lunga consuetudine.
Il Novecento in dieci opere, attraverso il disvelamento di predilezioni o magari idiosincrasie o semplicemente riprendendo il filo di dialoghi interrotti, vuole provare a contraddire quella che sembra una lacuna della critica attuale: la difficoltà a parlare di singole opere (certo, ci sono delle eccezioni, la collana One Work di Afterall Books è un luminoso esempio), a favore di generiche riflessioni sulle pratiche o sulle poetiche, spesso più rassicuranti.

Programma

4 febbraio - Claudio Verna
Marcel Duchamp, Grande Vetro, 1915-23
1 luglio - Italo Zuffi
Bruce Nauman, A Cast of the Space under My Chair, 1965-68
4 marzo – Riccardo Falcinelli
Andy Warhol, Brillo Boxes, 1964
28 ottobre – Chiara Camoni
Costantin Brancusi, Porta, 1914-16
1 aprile – Claudio Zambianchi
Claude Monet, Le Ninfee dell’Orangerie, 1920-26
18 novembre – Cecilia Canziani
Cindy Sherman, Untitled Film Stills, 1977-80
13 maggio - Franco Guerzoni
Luigi Ghirri, Modena, 1973
14 gennaio– Daniele Balicco
Alberto Burri, Cretto di Gibellina, 1984-89
10 giugno - Luca Bertolo
Philip Guston, The Studio, 1969
25 febbraio – Pier Luigi Tazzi
Rirkrit Tiravanija, Untitled (Fear Eats the Soul), 1994

* data da definire.

Davide Ferri Davide Ferri (Forlì, 1974) vive a Roma ed è critico e curatore indipendente. È docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Rimini (LABA) e tra i docenti del CFA in curatela museale e di eventi allo IED di Roma. Ha curato diverse mostre e progetti in alcune gallerie e musei d'arte contemporanea, tra i quali, di recente, Afro. Pensieri nella mano ai Musei San Domenico di Forlì, Franco Guerzoni. Nessun luogo, da nessuna parte. Viaggi randagi con Luigi Ghirri alla Triennale di Milano, La figurazione inevitabile. Una scena della pittura oggi al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e, con Antonio Grulli, Sentimiento Nuevo. Incontri sulla nuova critica e scrittura d'arte in Italia al Museo MAMbo di Bologna. Attualmente sta lavorando alla mostra Tutta l’Italia è silenziosa, in dieci spazi tra ambasciate e accademie straniere a Roma.


L’incontro si svolgerà presso la sede di smART, in Piazza Crati 6/7.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
E’ gradita la prenotazione



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www.smartroma.org
Tel. +39 06 9934 5168



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