OPEN CALL - Esaurire / Altrimenti

Workshop a cura di CampoBase & Vaste Programme

Esaurire / Altrimenti è un workshop di tre giorni in cui i partecipanti, attraverso la pratica dello storytelling, costruiranno una speculative fiction corale a partire dalla condivisione di racconti personali di ansia climatica, eco-ansia, solastalgia.
Esaurire / Altrimenti è la seconda tappa di ESAURITE!, programma di ricerca a cura di CampoBase dedicato all’esaurimento.
A essere esaurite sono: le persone, le risorse, le energie. Come vedere la questione dell'esaurimento come un'opportunità di azione e non solo come un fattore limitante? CampoBase estende ancora una volta temporaneamente il collettivo e ingloba nuovi membri, con lo scopo di ampliare la riflessione collettiva sull’esaurimento: sono Giulia Vigna (1992) e Leonardo Magrelli (1989) che formano i Vaste Programme dal 2017.

Nel libro «Medusa», Niccolò Porcelluzzi e Matteo De Giuli scrivono: La letteratura è racconto cubico: ti racconta una storia, o l’assenza di questa, interrogandoti sul tuo rapporto con la realtà del mondo: “la realtà del mondo”, è un’espressione senza significato, è un’invenzione letteraria; la CO2 che ti soffoca, come abbiamo detto è una realtà fisica; una realtà letteraria che introduce alla realtà fisica del mondo è capace di sconvolgere il presente, scuoterlo, riscrivere il futuro.

Per fare i conti con la realtà del mondo e per darci l’occasione di progettare e proiettarci in futuri alternativi possibili abbiamo bisogno di costruire una narrazione del futuro che sia visionaria, abbiamo bisogno di procedere ad un esercizio di immaginazione collettiva. Per farlo, ci avvaliamo di uno strumento già sperimentato da CampoBase come modalità di costruzione di comunità e condivisione di pratiche e visioni. Lo storytelling si configura come primo momento del lavoro: una tappa fondamentale per partire dal reale e procedere verso un salto immaginativo collettivo, che metta in collegamento l’esaurimento dell’energia del nostro pianeta con il nostro esaurimento psichico e di specie. Se l’eco-ansia è davvero la malattia dei nostri anni, come possiamo ricominciare a respirare mentre il fumo che proviene dalla Pineta Sacchetti in fiamme entra dalle nostre finestre e la temperatura della stanza sale?

Partendo da vissuti ed esperienze personali, il racconto crea le condizioni per la produzione ed emersione di significati che possono assumere valori condivisi. Questo processo, sviluppato in termini liberamente visivi, performativi, discorsivi senza un esito predefinito, intende innescare una dimensione speculativa, condivisa e gioiosamente esorcizzante tra i partecipanti.

Il workshop si svolgerà negli spazi di Fondazione smART e in alcuni luoghi esterni della città.

Workshop venerdì 30 settembre - domenica 2 ottobre, ore 17.00 - 20.00

Restituzione aperta al pubblico domenica 2 ottobre, ore 18.30

Per partecipare al workshop compila il FORM e invialo entro il 12 settembre a campobase18@gmail.com mettendo in oggetto “ESAURIRE / ALTRIMENTI”.

CampoBase predilige pratiche discorsive e approcci sperimentali nella realizzazione di eventi e progetti artistici, mirando ad attivare processi collettivi di conoscenza attraverso la creazione di ambienti aperti all’incontro e al dialogo. Tra i temi indagati ci sono il displacement, il potere trasformativo dell’affezione, i meccanismi di formazione di comunità temporanee nel contesto culturale contemporaneo, l’esaurimento come condizione psichica, politica e sociale della contemporaneità. CampoBase è formato da Irene Angenica, Bianca Buccioli, Gabriella Dal Lago, Ginevra Ludovici, Federica Torgano, Stefano Volpato.

Vaste Programme è un collettivo nato nel 2017 dall'incontro tra Giulia Vigna (1992), Leonardo Magrelli (1989) e Alessandro Tini (1988). La loro ricerca si concentra prevalentemente intorno ai temi del cambiamento climatico e delle modalità di fruizione della tecnologia da parte del pubblico di massa, il più delle volte analizzati attraverso la loro presenza all’interno dell’iconosfera. Il mondo delle immagini è infatti un costante riferimento, esplorato tramite approcci post-fotografici e installativi, servendosi di pratiche di appropriazione, risignificazione, détournement e citazione, cui non di rado si aggiunge un velo di ironia dal sapore amaro.